Secondo un’indagine: “Il 63% degli italiani ritiene il modello di gestione in grande difficoltà”
Calcio italiano in crisi. Juventus, Milan, inter e tutta la Serie A cosa c’è che non va. Secondo un’indagine condotta da Noto Sondaggi sul rapporto tra gli italiani e il calcio, il 63% degli intervistati esprime preoccupazione per il modello di gestione del calcio italiano, ritenendolo in crisi.
La ricerca ha analizzato il legame tra i tifosi italiani e il calcio, percependone lo stato di salute generale. L’analisi ha coinvolto anche le grandi problematiche economiche e gestionali che stanno caratterizzando le nostre società calcistiche. Tra tutti gli intervistati è emersa una versione critica diffusa tra il 75% degli uomini e il 69% dei tifosi appassionati di scommesse sportive.
Calcio italiano in cirisi, il problema principale: gli eccessivi compensi a calciatori e allenatori
Il 64% degli intervistati individua nel compenso eccessivo di calciatori e allenatori il problema essenzsiale del calcio italiano. Questo dato si inserisce in un contesto di preoccupazioni legate a difficoltà finanziarie e gestionali che coinvolgono le principali società calcistiche. Tra le problematiche più evidenti, emerge l’alto indebitamento delle squadre (43%) e la scarsità di investimenti nei settori giovanili (39%).
La percezione di una gestione poco trasparente è condivisa dal 69% degli intervistati, che denunciano la mancanza di chiarezza nei bilanci delle società calcistiche italiane. La valutazione sullo stato di salute del calcio italiano è contrastante: solo il 12% ritiene che il calcio in Italia sia più solido rispetto ad altri paesi europei, mentre il 38% lo giudica inferiore rispetto alla gestione di club esteri.
Un nuovo modello di gestione economica: cosa cambiare?
L’indagine ha rivelato come la maggior parte degli italiani ritenga che un nuovo modello di gestione economica sia fondamentale per rilanciare il calcio italiano.
Gli intervistati ritengono che:
- Il 43% crede che la solidità economica sia la priorità per garantire la competitività sportiva.
- Il 32% sostiene che i fondi non siano sufficienti per vincere.
- Il 31% degli intervistati chiede più risorse per la formazione dei giovani talenti.
- Il 46% degli intervistati individua l’eccessivo costo degli ingaggi, dei cartellini e delle commissioni una delle questioni con assoluta priorità da affrontare.
Calcio italiano in crisi e supporto pubblico: gli italiani non vogliono aiuti al calcio professionistico
Una netta maggioranza (70%) si oppone al finanziamento pubblico del calcio professionistico, sostenendo che le società di Serie A debbano essere trattate come normali imprese private. Solo il 18% degli intervistati si mostra favorevole a un intervento straordinario dello Stato, giustificando il sostegno con i benefici sociali che il calcio porta alla comunità.
Ruolo dello Stato negli impianti sportivi: opinioni divise
Per quanto riguarda il ruolo dello Stato nella gestione degli impianti e delle strutture sportive, le opinioni sono più variegate. Se il 55% degli intervistati ritiene che lo Stato debba farsi carico almeno in parte della manutenzione e dell’ammodernamento degli stadi, il consenso sale al 64% per quanto riguarda la sicurezza all’interno e all’esterno degli impianti.
Un futuro da riprogettare
L’indagine rivela come gli italiani siano sempre più critici nei confronti della gestione del calcio italiano e delle problematiche finanziarie che ne derivano. La richiesta di un nuovo modello di gestione economica e sportiva è forte, con un’attenzione particolare alla sostenibilità finanziaria e all’investimento nelle risorse giovanili. L’equilibrio tra salute economica e successo sportivo sembra essere il passo necessario per rilanciare il calcio in Italia, ma i cambiamenti devono partire da una visione chiara e condivisa da tutte le parti coinvolte.