Il nome di Alessandro Del Piero si fa strada come possibile presidente della FIGC, seguendo l’esempio di Andrij Shevchenko in Ucraina. L’ex numero 10 di Juventus e Nazionale potrebbe rappresentare una soluzione capace di mettere d’accordo tutti, anche fuori dal mondo del calcio. La candidatura di Gabriele Gravina a un terzo mandato incontra resistenze all’interno della Lega Serie A, dove alcune società spingono per un cambio al vertice.
Un profilo di prestigio
Il nome di Del Piero, circolato negli ultimi giorni, sarebbe gradito per il suo prestigio e la capacità di unire, caratteristiche fondamentali in un momento di tensioni interne. Anche il governo vede di buon occhio un cambiamento alla guida della FIGC, considerato il difficile momento del calcio italiano. Gravina, dal canto suo, è intenzionato a ricandidarsi e potrebbe annunciarlo a breve, nonostante le pendenze giudiziarie legate al presunto autoriciclaggio nella compravendita di una collezione di libri antichi.
La posizione di Del Piero
Secondo fonti vicine all’ex campione, Del Piero non avrebbe ancora escluso la possibilità di candidarsi. Tuttavia, accetterebbe solo in caso di compattezza all’interno della Lega, rifiutando di scendere in campo con uno schieramento diviso. Il suo obiettivo sarebbe contribuire al rilancio del calcio italiano, non alimentare ulteriori fratture.
Pareri favorevoli
Beppe Bergomi, ex campione del mondo, si è espresso con entusiasmo:
“Alex lo conosco bene, è preparato, ha voglia di fare bene. Sarebbe perfetto come presidente FIGC. A 50 anni è pronto.”
Anche Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha commentato con cautela l’ipotesi:
“Se fosse vero, sarebbe una notizia importante. Ma serve un elemento di certezza. Non aggiungo altro.”
I prossimi passi
Per candidarsi entro il termine del 25 dicembre, Del Piero avrebbe bisogno dell’appoggio della Serie A e di una candidatura unitaria. L’attuale presidente Gravina può contare su un blocco di voti consistente, tra AIC, Serie C e Dilettanti. La Lega Serie A, forte del nuovo statuto approvato il 4 novembre, dovrà decidere se sostenere una figura condivisa come Del Piero o confermare Gravina in vista delle elezioni del 3 febbraio. I giochi sono ancora aperti.