Tra una partita di campionato e l’altra, il conto alla rovescia è già iniziato: il 2 gennaio, Inter e Atalanta si troveranno faccia a faccia a Riad per giocarsi la finale di Supercoppa Italiana. Nonostante le festività natalizie e gli impegni di Serie A, Simone Inzaghi e Gian Piero Gasperini hanno già puntato lo sguardo verso l’Arabia Saudita, preparando al meglio il primo grande appuntamento della stagione.
Sebbene entrambe le squadre abbiano due match cruciali di campionato prima di partire, le scelte tattiche e le rotazioni saranno inevitabilmente influenzate dall’imminente trasferta. Tra turnover calcolati, giocatori chiave da preservare e allenamenti pianificati al millimetro, l’avvicinamento alla Supercoppa si intreccia con la necessità di non perdere terreno in campionato.
La gestione delle risorse: due filosofie a confronto
Inzaghi e il turnover costante
Quest’anno, il tecnico nerazzurro ha adottato una politica di rotazioni sistematiche, un elemento che si è rivelato fondamentale per mantenere alta la competitività della squadra su tutti i fronti. Tuttavia, nelle prossime gare contro Como e Cagliari, le esigenze immediate sembrano meno stringenti: ad esempio, Barella potrebbe rientrare dal primo minuto in Sardegna, mentre in attacco il tandem Thuram-Lautaro continuerà a essere intoccabile. Sulla difesa e sulle fasce potrebbero esserci piccoli aggiustamenti, come l’alternanza tra Bisseck e De Vrij al centro o un turno di riposo per Dimarco, con Carlos Augusto pronto a subentrare.
Gasperini e l’approccio mirato
Diverso, invece, l’approccio del tecnico atalantino, che fino a ora ha limitato il turnover al minimo indispensabile. Anche contro l’Empoli, e successivamente con Lazio e Inter, l’obiettivo sarà schierare sempre la miglior formazione possibile. Tuttavia, Gasperini sfrutta in maniera quasi chirurgica i cinque cambi, una risorsa preziosa per mantenere freschi gli uomini chiave, soprattutto in attacco. Contro l’Empoli, torneranno titolari Carnesecchi, Kossounou, Bellanova, Kolasinac ed Ederson, ma i big come Lookman, Retegui e De Ketelaere sono destinati a essere protagonisti, dall’inizio o a partita in corso.
I pilastri delle due squadre
Sebbene nessun giocatore possa dirsi realmente insostituibile, sia Inter che Atalanta hanno dei veri punti di riferimento in campo.
Per Inzaghi, la coppia Thuram-Lautaro è imprescindibile. L’argentino, nonostante un momento di difficoltà sotto porta, continuerà a essere titolare fisso, con l’allenatore deciso a farlo sbloccare. Alternative come Taremi, Correa e Arnautovic non rappresentano al momento una reale minaccia per la leadership dei due titolari.
Anche per Gasperini ci sono uomini difficili da lasciare fuori: Carnesecchi tra i pali, Hien e Kolasinac in difesa, De Roon ed Ederson a centrocampo, e Lookman in attacco. In particolare, Pasalic potrebbe essere un’arma importante grazie alla sua versatilità, mentre Retegui e De Ketelaere garantiscono qualità e freschezza in ogni momento della partita.
Calendari e preparazione: due programmi natalizi diversi
Le due squadre affronteranno la trasferta in Arabia con ritmi diversi.
L’Inter, che partirà per Riad il 30 dicembre, ha in programma due gare di campionato (Como e Cagliari) e cinque allenamenti prima della partenza. Inzaghi ha scelto di concedere tre giorni di riposo alla squadra, inclusi il 24 e il 25 dicembre, per permettere ai giocatori di ricaricare le energie.
L’Atalanta, invece, mantiene un approccio più intenso. Gasperini non percepisce segnali di stanchezza nei suoi uomini e ha deciso di concedere solo un giorno di pausa per Natale, con l’aggiunta di qualche mezza giornata libera. La squadra partirà per Riad il 31 dicembre, dopo tre sessioni di allenamento mirato e con l’obiettivo di recuperare completamente Scalvini, che potrebbe tornare almeno in panchina per la sfida contro l’Inter.
Il primo trofeo stagionale è già un banco di prova importante per le ambizioni di entrambe le squadre. Tra strategie diverse e gestione delle risorse, la finale di Supercoppa promette spettacolo. Inzaghi e Gasperini sono pronti alla sfida: a Riad sarà una battaglia di nervi, tattica e talento.