Domani i club di Serie A si riuniranno nuovamente per eleggere il presidente. Nella prima votazione Simonelli, ancora in corsa, si è fermato a 13 voti, uno in meno del quorum richiesto di 14.
Domani pomeriggio, negli uffici della Lega a Milano, le società di Serie A si incontreranno per affrontare un fitto ordine del giorno. Il punto centrale – e più atteso – è l’elezione del presidente dell’assemblea. Durante la prima votazione, avvenuta oltre dieci giorni fa, il candidato ufficiale, Simonelli, ha raccolto 13 preferenze, non raggiungendo per un soffio il numero necessario per la nomina. Ora, si procederà con un secondo scrutinio.
Una nuova ipotesi
La candidatura di Simonelli resta valida ed è stata avanzata formalmente a inizio mese. Anche Lorenzo Casini, presidente in carica dal marzo 2022, è in gioco: non avendo bisogno di ripresentare la candidatura, ha mantenuto finora un ruolo più defilato. Tuttavia, all’interno degli ambienti della Lega emerge un nome nuovo e di grande peso: Luca Cordero di Montezemolo.
Montezemolo, noto per il suo lungo percorso alla guida della Ferrari – con 19 Mondiali vinti in Formula Uno (14 come presidente e 5 come direttore sportivo) – e per i suoi ruoli di vertice in Fiat e Confindustria, è considerato un profilo autorevole. La sua esperienza potrebbe risultare strategica per i club, soprattutto nei rapporti con il Governo. Questo è un momento cruciale per il dialogo tra società e istituzioni, in cui si discutono temi come il tax credit, il Decreto Crescita e le percentuali sulle scommesse.
Inoltre, Montezemolo possiede una solida rete di relazioni internazionali, che potrebbe rivelarsi preziosa nelle trattative sui diritti televisivi esteri.